Edificio Polifunzionale della comunità italiana in Istria

Il progetto mira a riconfigurare il limite del foro romano verso il mare riprendendo la forma urbis della città murata. Ammirando il tempio dalla piazza, il nuovo volume diviene una quinta di pietra che chiude il campo visivo sulla trafficata strada litoranea. Mentre verso il tempio il prospetto si presenta unitario e con poche grandi figure, il fronte stradale rivela la complessità della composizione volumetrica dell’intero progetto consentendo a chi percorre la strada di non perdere la vista del tempio. Il volume degli uffici sporge sulla baia appoggiandosi sul corpo a doppia altezza della biblioteca-emeroteca che si allinea al tracciato del muro romano. Dove il muro piega se ne riprende il tracciato con la parte a sbalzo della sala conferenze ricostituendo l’originale perimetro della città fortificata. Il distacco del volume della sala conferenze dalla parte basamentale, che ospita gli spazi espositivi, genera una porta urbana d’accesso alla piazza mercato. La parte a sbalzo della sala conferenze si riflette sullo specchio d’acqua sottostante che caratterizza l’ingresso dell’edificio. L’ingresso nasce dalla divaricazione delle due figure basamentali consentendo l’utilizzo della biblioteca separatamente dal resto dell’edificio.
 

 
 

 

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